sabato 29 dicembre 2007

Anno vecchio, anno nuovo: i miei preferiti del 2007.



Canzone dell'anno:


1) Throbbing Gristle - Almost a kiss

2) Martin Grech - Heritage

3) Pj Harvey - Silence

4) Jesu - Old Year

5) Ulver - Vigil




Album dell'anno:



1) Throbbing Gristle - Part Two:The Endless Not

2) PJ Harvey - White Chalk

3) The Angelic Process - Weighing souls with sand

4) Martin Grech - March Of The Lonely

5) Liars- Liars

6) Ulver - Shadows of the sun

7) Jesu - Conqueror

8) Daemonia Nymphe - Krataia Asterope

9) Hrsta - Ghost Will Come And Kiss Our Eyes

10) Stormfågel - Ett Berg Av Fasa

11) Stars Of The Lid - And Their Refinement Of The Decline

12) Il Teatro Degli Orrori - Dell'impero delle tenebre

13) Radiohead - In-rainbows

14) The Green Man - The Teacher And The Man Of Lie

15) The Smashing Pumpkins - Zeitgeist

16) Neurosis - Given To The Rising

17) Einstürzende Neubauten - Alles Wieder Offen

18) Eluvium - Copia

19) Wolfsblood - Alu

20) Editors - An end has a start

21) Interpol - Our Love To Admire

22) Uochi Toki & Eterea Postbong Band - La Chiave Del 20

23) Le Luci della centrale elettrica - s/t

24) Orion Rigel Dommisse - What I Want From You Is Sweet

25) Low - Drums and guns



Miglior album d'esordio:


1) Il Teatro Degli Orrori - Dell'impero delle tenebre

2) Orion Rigel Dommisse - What I Want From You Is Sweet

3) Nancy Elisabeth - Battle and Victory




Scoperte dell'anno:

1) Throbbing Gristle

2) Daemonia Nymphe

3) Liars (riscoperta più che altro)

4) Uochi Toki

5) The Angelic Process


Grazie a tutti i visitatori del blog! :) buon anno nuovo a tutti.




mercoledì 26 dicembre 2007

...si ma anche no


Vai a quel paese, strozzati e tutti gli insulti di rito. Sensibilità elefantina, complimenti.

domenica 16 dicembre 2007

mercoledì 14 novembre 2007

Liars - The Other Side Of Mt. Heart Attack

Ah...

I won't run far.

I won't run far.

I won't run far.

I can always be found.

I can always be found.

Ah...

If you need me,

If you need me,

If you need me,

I can always be found.

I can always be found.

Ah...

If you want me to stay,

If you want me to stay,

If you want me to stay,

I will stay by your side.

I will stay by your side.

I will stay by your side.

I won't run far.

I won't run far.

I won't run far.

I can always be found.

I will stay by your side,

And I want you to find me,

so I'll stay by your side.

Ah...

If you need me,

If you need me,

If you need me,

I can always be found.

I can always be found.

I can always be found.

Ah...

I won't run far.

I won't run far.

I won't run far.

I can always be found.

I can always be found.

I can always be found.

quando si dice la canzone giusta al momento giusto

giovedì 11 ottobre 2007

domenica 30 settembre 2007

Il Destino non smette di tessere la sua tela, MAI.



Dire qualcosa mentre si è rapiti dall'uragano,
ecco l'unico fatto che possa compensarmi
di non essere
IO l'uragano!

Emanuel,
Primo Dio.

Rimbaud,
preghiere a cose più belle di me.

Rimbaud,
avvento della giovinezza,
immagine perfetta,
senzazione perfetta.

É nella pioggia oggi il vostro grido,
è nella pioggia oggi il vostro grido!

(tratto da "Il Primo Dio" dei Massimo Volume)




Dedicato ad una persona speciale, forse l'unica
con cui posso condividere una canzone del genere,
tu sai chi sei e sai quanto ti voglio bene.

venerdì 21 settembre 2007






Sul sentiero

senza luna

un viandante

si avvicinò

con in mano

una candela,




fu per caso

che trovai

in tasca

un fiammifero.




Alla timida luce

del cero

io e il viandante

percorremmo

lo scuro sentiero,

vicini

l'uno all'altra

ma il vento,

crudele

e senza volto

ci allontanò.



La candela

ormai è spenta

lontana

e persa nell'oscurità.




La candela

è ormai spenta,

fiammiferi non ne ho.

martedì 11 settembre 2007

Un esempio raro.


Il dottor Glas, è un individuo estraneo al contesto in cui vive nonostante ne faccia parte, il suo punto di vista è sempre spostato leggermente più in là da quello di chi lo circonda.

Riconosce di far parte della borghesia in quanto medico, di successo, benestante.

Tutti lo vedono come una persona di cui fidarsi, un personaggio integerrimo.

Nonostante egli stesso abbia provato a calarsi nel “personaggio” impostogli dal prossimo non ci riesce, tutto gli sembra effimero, riconosce le cause di questo e le trova prive di ogni fondamento.

Egli va al cuore dell’ipocrisia e se ne distacca.

Questo rifiuto dell’ipocrisia lo porta a compiere un gesto “immorale” ma che darà inizio a una nuova stagione della sua vita, lo libererà dai suoi demoni.

Ucciderà infatti un pastore, un ministro ecclesiastico, simbolo dell’ipocrisia, della corruzione e dell’ottusità che lo tormentano. Può essere quindi definito un outsider.

martedì 21 agosto 2007

Nico - Desertshore


Tracklist:

Janitor of Lunacy

The Falconer

My Only Child

Le Petit Chevalier

Abschied

Afraid

Mutterlein

All That Is My Own


Desertshore: abbandona tutto, seguimi nel viaggio. Colui che sa può andare oltre la parola "sconosciuto" e incontrarmi sulla spiaggia deserta.

Desertshore non è il frutto di una mente problematica, non è un esercizio d'eccentricità.
Questo disco è un'incontro temuto, desiderato da molti e soprattuto da molte, esplora la femminilità e ne distrugge i luoghi comuni, esplora la maternità, il dare vita come responsabilità problematica e fonte di gioia allo stesso tempo.

Come potrei descrivere quest' incontro? L'incontro con una donna che esplora il Nulla: la risposta alla ricerca del senso dell'esistenza risiede nell'estrema importanza della ricerca del contrario.

Così comincia questo disco, in Janitor Of Lunacy, imponente, dolorosa, estatica Nico si libera della propria umanità riconoscendola, invocando perdono per essa, invocando la liberazione, l'estinzione dell'umanità:

"Paralyze my infancy

Petrify the empty cradle


Seal the giving of their seed

Disease the breathing grief"

The Falconer si mantiene sullo stesso livello emozionale della prima, anzi aggiunge qualcosa di più, perchè ha due facce, sia musicalmente che per quanto riguarda il testo.
Infatti nella sacralità imposta dall'harmonium di Nico riesce ad emergere il gioioso pianoforte di John Cale (visionario membro dei Velvet Underground e collaboratore fisso di Nico) proprio mentre Nico abbandona la strofa principale per offrire uno spiraglio di serenità. Complessivamente è il suo punto di vista sugli uomini, ma non solo, è il rapporto che quasi ogni donna ha con essi:


"The falconer is sitting on

His summersand at dawn

Beside his singing silverwaves

And his dancing rebelrace

That compose ahead of timeless time

A sound inside my candle light


Father child

Angels of the night

Silverframe my candlelight


The falconer is sitting on

His summersand at dawn

Unlocking flooded silvercages

And with a silverdin arise

All the lovely faces

And the lovely silvertraces erase

My empty pages"


Dei visitatori affascinanti, emozionanti, padri bambini, che cancellano le pagine vuote.

Così si arriva rapidamente alla traccia successiva, My Only Child, una sorta di lettera a suo figlio Ari,che all'epoca aveva quattro o cinque anni.

Cantanta a cappella e scandita da pause di silenzio, solo una nota di tromba fa capolino dopo il "ritornello".Potrebbe essere l'estrema esaltazione della purezza della gioventù:


"My only child remember well

The words that you are told

For some of them it is only

Easy to survive


Their hands are old

Their faces cold

Their bodies close to freezing"

Ari è il protagonista della traccia successiva, Le petit chevalier in cui canta in francese, un intermezzo nel disco che non definirei adorabile ma incantevole, per la voce e il testo.

Con Abschied si entra nel cuore pulsante del disco, si affronta l'altra faccia dell'esistenza: il sonno,la morte, l'assenza di compulsione, non c'è urlo di giubilo perchè distruggerebbere la sacra pace. Non a caso Nico utilizza il tedesco per descrivere le sue pulsioni più oscure.


Il disco sta per concludersi e si arriva alle dovute conclusioni.


Afraid è una mano tesa, un invito ad accettare la bellezza della propria inevitabile solitudine, dell'esistenza in se stessa e a riacquistare la grazia. La voce di Nico, accompagnata da pianoforte ed archi, vuole essere tristemente confortante e riesce benissimo nell'impresa.


Questa è l'unica e ultima concessione di Nico, che con Mütterlein descrive quanto sia trascendentale, doloroso e bello partorire la vita. Campane, trombe, harmonium, archi strapazzati, hammond e pianoforte usato a mò di percussione ricreano un'atmosfera opprimente, vagamente orientale, sacrale che si ripete complicandosi e stratificandosi in All that is my own, capolavoro assoluto soprattutto per le liriche e l'originalità della strumentazione; é qui che si arriva sulla spiaggia deserta, dopo aver demolito convinzioni, dopo essersi resi conto della vera dinamica e difficoltà dell'esistenza, di ciò che vuol dire portarne il peso:


"He who knows may pass on the word I know

And meet me on the desertshore

Meet me on the desertshore


Your winding winds did sow

All that is my own

Where land and water meet

Where on my soul

I sit upon my bed

Your ways have led me to bleed".

venerdì 10 agosto 2007

Vento


Violento fragore,


incessante battito,


chi non renderebbe mite,


timido viandante


su queste rocce.




Imploro forza al vento,


costanza alle onde.



Come incerto è il mio passo,


vacillante


di fronte


a tale


perfezione.

Al Faro



Sole:


muore

sulle onde,

inghiottito.


Ninfe,

nuotano controvento,

danzano sulle rocce.


Mille anime a corteo:

increspature vive,

pioggierellina,

gioia vivente.



Madre: purifica.

venerdì 20 luglio 2007

Silenzio








Silenzio



non capite ,

nemmeno immaginate.



Silenzio


siete mosche

siete ragni

siete formiche.


Silenzio


non posso più ascoltare

le vostre bugie,

la vostra personale telenovela.



Silenzio


risparmiatemi il vostro circo.



Silenzio



SILENZIO.

giovedì 12 luglio 2007

A volte ritornano

Hope there's someone

Who'll take care of me

When I die, will I go

Hope there's someone

Who'll set my heart free

Nice to hold when I'm tired

There's a ghost on the horizon

When I go to bed

How can I fall asleep at night

How will I rest my head

Oh I'm scared of the middle place

Between light and nowhere

I don't want to be the one

Left in there, left in there

There's a man on the horizon

Wish that I'd go to bed

If I fall to his feet tonight

Will allow rest my head

So here's hoping I will not drown

Or paralyze in light

And godsend I don't want to go

To the seal's watershed

Hope there's someone

Who'll take care of me

When I die, Will I go

Hope there's someone

Who'll set my heart free

Nice to hold when I'm tired.

lunedì 9 luglio 2007

Pensiero di te


Oceani di speranza
dentro una scatola
di cartone ammuffito.

Pelle intaccata,
immobilità decolla,
marcescente,
si alza sulla cresta
delle tue ciglia.

Un colore sbiadito
dentro occhi lucidi.

Superfice:
riflettere
senza
trascendere.

Orizzonte senza fine.

Guardare fa male,
decompone
il pensiero
di te.

sabato 7 luglio 2007

Bianco elettrico



Chiudo gli occhi
il vero infinito
è dentro.
Troppa calma.

L'indifferenza ristagna,
si arena
al primo impatto
ed io con essa.

Inutili
sono i colori,
il bianco
domina
ogni dimensione.

Una faccia corrucciata
proiettata
artificiale
trascolora.

Eccolo,
bianco.

Aereo
senza contorni davanti a me,
blu elettrico.

Maledetti test

clean, self revealing, open, organized, outgoing, social, enjoys leadership and managing others, dominant, makes friends easily, does not like to be alone, assertive, hard working, finisher, optimistic, positive, likes to stand out, likes large parties, respects authority, practical, high self esteem, perfectionist, dislikes chaos, busy, familiar with the dark side of life, controlling, high self control, traditional, tough, likes to fit in, conforming, brutally honest, takes precautions

secondo un test sono così, in molte cose ci ha preso, decisamente.

giovedì 5 luglio 2007

Daemonia Nymphe - Daemonos

Viaggio nel mediterraneo mistico, arcaicizzante.



I Daemonia Nymphe, gruppo di poli-strumentisti greci, si formarono con un intento preciso: ricreare, anzi riscoprire la musica dell' Antica Grecia. Per farlo si servono di strumenti greci antichi, ricostruiti da esperti artigiani, delle loro magnifiche voci e della loro lingua. Ammetto che non avevo sentito niente prima che fosse cantato in greco.

Questo è il loro primo full
lenght, un album stupendo che merita 8/10 senza colpo ferire. Le prime tre canzoni ci fanno calare lentamente nello spirito dell'album. Si entra in una dimensione originale, molto evocativa. Da subito i suoni si distaccano dal neo-folk, dalla forzatura ormai abituale in questo genere. Quest' album è una danza, è una danza tra passato e memoria.
La prima traccia, "
Message horn's enchanting echo" ci porta direttamente su una scogliera nuda e arroccata, al tramonto. C'è qualcosa di più, l'orizzonte non è solo orizzonte.

La seconda, "Ida's
dactyls" è sospesa tra voci maschili e femminili, sospesa in una ritmica abbozzata, costruita sui vari strumenti, che si interrompe di colpo. La terza "Summoning divine selene" si muove sullo stesso terreno, regalandoci però meravigliosi intrecci di voci femminili e tamburi, cambi di tempo come erba mossa dal vento.

La quarta "
Hades" ha un ritmo lento, un flauto in lontananza la rende oscura, strana, come camminare da soli in montagna in una giornata nuvolosa.

La quinta "Dance
of the satyrs" è strumentalmente la più riuscita, la più complessa, con un sapore epico. Allo stesso tempo però è quella che ricalca maggiormente lo stilema del folk di questi ultimi anni (come possiamo definirlo, un rimando alla tradizione celtica?), la particolarità mediterranea non viene però accantonata, rimane in alcuni stacchi e nell'uso della voce maschile.
La sesta traccia è una breve introduzione di chitarra (non posso dire di preciso che strumento sia, di certo non è una chitarra normale) alla settima, "
Nymphs of the seagod Nereus". Quest'ultima non aggiunge niente come sonorità, ma è sicuramente la più notturna delle traccie dell'album, quella in cui l'influenza dei Dead Can Dance si fa sentire per prima. Passeggiare sulle rive di un ruscello, con la luce della luna ben fissa sul percorso da fare.

La successiva, "Hymn to Bacchus" all'inizio sembra avere un'atmosfera simile alla quarta "Hades", in seguito si risveglia, una voce maschile marca insistentemente il ritmo, rendendoci una melodia senza tempo, che si diluisce in un coro di voci femminili poggiato su un tessuto ritmico accennato e martellante allo stesso tempo. Dead Can Dance, decisamente a tutela di questa composizione. Tutto ciò fino a poco più di metà canzone. Lì tutto cambia, seduti in riva al mare, le onde scorrono, il senso di infinito riempe ogni centimetro del corpo.

Il tutto si chiude con "Invoking Pan" , vera e propria invocazione, canto di molte voci all'unisono accompagnate da flauto, tamburi e accenni di chitarra. Non termina di netto, ci lascia sfumando nel silenzio, lentamente, poco alla volta. Il corteo di musici, danzatori e poeti continua il suo cammino lasciandoci indietro, e noi non possiamo far altro che desiderare di seguirli, ricominciare da capo.

mercoledì 4 luglio 2007

Dimmi

Cosa succede quando si aspetta una scossa, quando ci si aspetta che tutto cambi. Quando si cerca
un qualsiasi motivo per smuoversi, per abbandonare vecchie e stantie convinzioni. Cosa succede quando la luce del sole sembra malata, fredda, quando il giorno ti accoglie con un sonoro schiaffo in faccia.
Cosa succede quando non c'è un' anima vicino, nel raggio di migliaia di miglia. Cosa succede quando vedi macerie enomi, spaventose scaraventarsi su di te e non riesci a scansarle, non riesci a reagire. Puoi solo guardare passato presente e futuro riuniti abbattersi su di te. Come ti senti, come ti senti? dimmelo adesso.
Salve. A chi mi leggerà, a chi mi conosce.